venerdì 14 febbraio 2014

I Valentini alla riscossa!

Questa mattina ho avuto una gradita sorpresa: su un blog moooolto più famoso del mio ho trovato una ricetta molto simile (se non praticamente uguale) a quella delle Valentine. Sarà una coincidenza?? Mah, normalmente alle coincidenze ci credo poco, comunque devo dire che la cosa mi ha fatto più piacere che altro....voglio dire....moi??? me?? hanno davvero copiato me??? Naaaa......
Bene, allora eccomi a rilanciare con una seconda ricetta di dolcetti con i cuoricini. Questa volta ho provato a fare i biscotti e visto che è pure uscito il sole, ve li mostro sotto la luce diretta del mio giardino.
Buon San Valentino a tutti!


Ingredienti
400g di farina 00
100g di farina di mandorle (o mandorle tritate fini)
150g di zucchero
250g di burro morbido/quasi sciolto
2 uova
Marmellata rossa e gialla per guarnire

Preparazione
Mettete tutti gli ingredienti nell'impastatrice (tranne la marmellata :) ) e impastate per qualche minuto.
Fate una palla con la pasta frolla e lasciatela riposare per 15 minuti in frigorifero.
Intanto preparate due placche da forno e rivestitele con la carta da forno.


Usando un cucchiaino prendere la pasta frolla (che sarà molto morbida) a cucchiaiate e formate delle palline, mettetele sulla placca e schiacciatele con il palmo della mano per formare dei dischetti di circa 1 cm di spessore.


Con il cucchiaino sciacciate il dischetto al centro formando un incavo a forma di cuore. Cercate di farlo abbastanza profondo in modo che possa avere i bordi per contenere un cucchiaino di marmellata.


Guarnite ora il dischetto con la marmellata facendo attenzione a non metterne troppa (non deve uscire dai bordi!).


In alternativa, potete creare i biscotti a forma di cuore, modellando la pasta frolla.


Continuate fino a esaurire la pasta frolla: a me son servite entrambe le placche per disporli tutti. Ammetto che dopo le prime due file mi sono un po' stufata di fare cuori, e mi sono limitata a fare il buco rotondo :)
Diciamoci la verità: all'assaggiatore del cuore importa poco, soprattutto se i biscotti son super buoni!!
Alcuni li ho guarniti con la marmellata chiara per variare un po'.


Infornate a 170 gradi per 30 minuti. Come al solito, controllate la cottura (i tempi variano a seconda di quanto son spessi e quanta marmellata siete riusciti a mettere) e non fateli diventare troppo scuri, altrimenti risulteranno troppo secchi.
Quando sono cotti, toglieteli dal forno e lasciateli raffreddare sulla placca altrimenti vi si sbricioleranno in mano.


...e buona festa a tutti!

mercoledì 12 febbraio 2014

Le Valentine

Tra due giorni sarà San Valentino, la fantastica festa degli innamorati, da molti bistrattata per tutta una serie di ragioni anche condivisibili (...è puramente un'iniziativa commerciale, se si ama lo si fa tutto l'anno e non solo questo giorno, non ha senso farsi il regalo, e chi l'ha detto che io uomo devo comprare a te donna i fiori blablablablabla e ancora BLA!). Beh, in parte son d'accordo con queste critiche, in parte no, perchè i ritmi stressanti a volte sovrastano tutto il resto, anche la voglia di crearsi dei momenti un po' speciali, solo per noi. Quindi ben venga la festa istituzionale tutta cuoricini e rose rosse che ci ricorda di pensare a noi come coppia, e che ognuno decida liberamente cosa farne, se ignorarla o approfittarne per organizzare qualcosa di diverso, anche fuori dagli schemi.
Con gli amici si stava pensando a una ciaspolata a lume di luna piena (per esempio!), solo che il tempo non ci assiste ed è prevista pioggia/neve nel weekend. Allora consoliamoci con qualche dolcetto con i cuoricini, che probabilmente sarà anche un luogo comune, ma sfido chiunque a bocciarmelo, soprattutto la versione farcita di nutella!



Ingredienti per la pasta frolla
300g di farina 00
130g di burro morbido
90g di zucchero
2 uova
1 cucchiaino di lievito vanigliato

Per il ripieno
Crema pasticcera
Marmellata
Nutella

Preparazione
Mettete tutti gli ingredienti per la pasta frolla nell'impastatrice e impastate per 1 minuto.
Formate una palla con la pasta e mettetela in frigo per un'oretta (questo passaggio è importante per poterla stendere con il mattarello).


Stendetela quindi con il mattarello e formate una sfoglia di 2-3 millimetri, aiutandovi con un po' di farina per non farla attaccare alla spianatoia o al mattarello.
Ritagliatela ora con una formina per biscotti di forma circolare e aiutandovi con lo stampo per i muffin create delle barchette rotonde dentro i pirottini di carta.



Guarnite ora con la crema pasticcera (la ricetta la trovate su un qualsiasi libro di ricette, io ho usato quella del mio robot da cucina) aiutandovi con la sac à poche, e decorate con dei cuoricini di pasta frolla.
Alternative alla crema pasticcera sono marmellata e nutella.



Infornate a 175 gradi per circa mezz'ora: controllate però la cottura perchè il tempo potrebbe variare a seconda dello spessore della pasta frolla. Appena la vedete dorata (ma non troppo scura) sono pronti!

Vi consiglio di non mischiare diverse guarniture nella stessa infornata perchè hanno cotture diverse: io ho infornato marmellata e nutella insieme, e quelli alla nutella si sono un po' bruciacchiati.

Buon San Valentino a tutti!

lunedì 10 febbraio 2014

Pasta con Cynara Cardunculus Scolymus e gamberetti

Eccoci di nuovo con una ricetta e niente di buffo...mi starò mica intristendo?
Cerchiamo allora qualche curiosità sui nostri nemici carciofi, sì ho proprio detto nemici, quelli con le spine che pungono, quelli che dopo averli puliti ti lasciano le dita e le unghie nere, quelli che legano i denti se non si elimina completamente la "barba", quelli che da bambina mi proponevano bolliti da mangiare in pinzimonio (blea!)...insomma non mi son mai piaciuti...fino a quando li ho assaggiati da mia suocera crudi in insalata, e da allora è stato un colpo di fulmine!
Tornando alle curiosità sui carciofi, wikipedia mi svela il loro nome latino, che qualcosa di buffo in effetti ce l'ha: Cynara Cardunculus Scolymus. Non vi fa ridere? A me sì, quindi ve lo propongo nel titolo della ricetta :)
Vabè, le curiosità sui carciofi sembrano molte, a parte il nome: intanto sembrerebbero avere discrete proprietà curative dai nomi altrettanto buffi (epatoprotettive, andispeptiche, colagoghe, coleretiche...); sono a basso contenuto calorico quindi sono indicati nelle diete dimagranti (non questa ricetta però visto che li faccio friggere, ehem); i fiori contengono la chimosina che si usa come caglio nel latte; concludo con la migliore: Marilyn Monroe fu la prima "Regina del Carciofo" nel festival del carciofo a Castroville in California, il centro del mondo dei carciofi, e io avrei tanto voluto vederla...
Pablo Neruda ha persino scritto una "Oda a la Alcachofa": come si fa a non cucinarli?



Ingredienti per 4-6 persone
400g di gamberetti puliti
4-5 carciofi con le spine, quelli teneri da mangiare crudi
una decina di pomodorini pachino
uno spicchio di aglio
un bicchiere di vino bianco
prezzemolo fresco
un limone
olio extravergine di oliva

Preparazione
Pulite bene i carciofi privandoli delle foglie dure esterne, delle spine e della "barba" (mi raccomando toglietela tutta altrimenti ve ne pentirete al primo assaggio), tenendo quindi solo il cuore tenero. Tagliateli a metà e metteteli a bagno in acqua fredda in cui avrete spremuto il limone (non lasciateli all'aria altrimenti si ossidano e diventano scuri e brutti).
Se i gambi sono freschi e carnosi, pelateli tenendo solo la parte bianca interna e tagliatela a rondelle.
Scolate i carciofi, asciugateli bene e tagliateli a fettine molto sottili.


In una padella capiente mettete qualche cucchiaio di olio extravergine di oliva e uno spicchio d'aglio tagliato a metà e privato del germoglio, e fate saltare i carciofi e i gambi affettati. Mescolate sovente in maniera da fare arrossire i carciofi in modo omogeneo, salate e sfumate con il vino bianco. Tagliate in quattro i pomodori pachino e aggiungeteli ai carciofi. Continuate la cottura mescolando ogni tanto.


Quando i pomodorini saranno appassiti, togliete lo spicchio di aglio e aggiungete i gamberi. Aggiustate di sale e mescolate bene.


Continuate la cottura per qualche minuto aggiungendo per ultimo il prezzemolo fresco tritato (attenzione, i gamberetti cuociono in fretta soprattutto se sono piccolini, quindi controllatene la cottura e spegnete il fuoco appena son cotti).


Scolate la pasta un minuto prima della cottura consigliata e finite la cottura nella padella del sugo (se il sugo vi è venuto particolarmente asciutto potete aggiungere un paio di cucchiai di acqua di cottura della pasta).
Servite con un bel bicchiere di vino bianco (noi abbiamo bevuto un buon prosecco).

Vortice di mele

Ho pensato a un nome buffo da dare allo strudel di mele che ho sperimentato e questa volta non mi è venuto in mente nulla, forse perchè ho seguito la ricetta tradizionale e ne è risultato un dolce tradizionale senza niente di particolarmente buffo. Mi limito allora alla traduzione di Strudel dal tedesco all'italiano: strudel significa vortice, che credo possa starci bene soprattutto se si arrotola la pasta insieme al ripieno come una girella....ammetto di non averlo fatto, ho semplicemente richiuso l'impasto per formare un salamotto. L'assaggiatore ufficiale ha approvato ma ha messo in discussione l'impasto, suggerendo l'aggiunta di zucchero. Ho cercato un po' ma nelle varie ricette dello strudel tradizionale nessuna ha lo zucchero. Comunque il parere dell'assaggiatore è sempre fonte di ispirazione, quindi la prossima volta proverò una variante con impasto dolce, vedremo chi vince :)


Ingredienti per l'impasto
300g di farina
120g di acqua
40g di olio di oliva
1 tuorlo
1 pizzico di sale

Ingredienti per il ripieno
4 mele
50g di pinoli
70g di uvetta
Mezzo bicchiere di Rum
150g di zucchero
cannella in polvere quanto basta
60g di pangrattato
60g di zucchero a velo

1 tuorlo per spennellare il salamotto
zucchero a velo per spolverizzare

Preparazione
Mettete a bagno l'uvetta nel Rum e lasciate macerare.
Preparate l'impasto: inserite tutti gli ingredienti nell'impastatrice e impastate per una decina di minuti, fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo. Formate una palla, avvolgetela nella pellicola e lasciatela riposare in frigorifero per qualche ora.
Pelate le mele e tagliatele a dadini (qui ho seguito il suggerimento di un noto chef e devo dire che il risultato è stato ottimo: scegliete le mele di tipi diversi in modo da dare un tocco particolare al ripieno. Avendo consistenza differente, alcune risulteranno più morbide e altre più sode).
Mescolate le mele a pezzetti in una ciotola con zucchero, pinoli e l'uvetta insieme al Rum di ammollo (ne ho usato solo mezzo bicchiere e ogni tanto andavo a mescolarla in modo che si impregnasse tutta. Se usate più Rum attenzione che il ripieno non venga troppo forte). Mescolate a parte pangrattato, zucchero a velo e cannella, incorporate alle mele mescolando bene.
Prendere l'impasto dal frigo (dopo averlo lasciato riposare per qualche ora), infarinatelo leggermente, dategli una forma ovale/rettangolare e stendetelo con il mattarello fino a formare una sfoglia di qualche millimetro di spessore.
Disponete al centro il ripieno, richiudete l'impasto e formate un salamotto (per non fare uscire il ripieno ai lati ho ripiegato i lati dell'impasto verso il centro prima di arrotolarlo e ho spennellato con un po' di acqua l'estremità della pasta in modo che si attaccasse bene al salamotto e non si aprisse in cottura).
Sbattete il tuorlo e spennellate il salamotto, spolverizzate bene con lo zucchero a velo e infornate a 175 gradi per 40 minuti (o finchè si forma una bella crosta dorata).